Ischia, l’isola verde tra giardini esotici e passeggiate nella natura

    Tra giardini esotici e biodiversità straordinaria, un viaggio attraverso l'Eden verde di Ischia: idee per suggestive passeggiate nella natura tra profumi e colori

    La maggiore delle isole partenopee è anche la più ricca di vegetazione, tanto da meritarsi l’appellativo di “isola Verde”. La sua conformazione geologica è il microclima estremamente favorevole hanno infatti permesso la conservazione e lo sviluppo di formazioni vegetali molto diversificate e di grande interesse.

    Ischia isola verde: la flora spontanea ed i giardini

    La flora è molto varia, basta seguire con lo sguardo le diverse sfumature di verde che ammantano l’isola: dalla macchia mediterranea, ricca di ulivi e lecci, ma anche di corbezzoli, lentischi, piante di alloro, mirto, oleandro, alle querce secolari ed i frassini profumati, aggrappati lungo i pendii scoscesi degli antichi crateri vulcanici. E poi salire su, fino a rigogliosi boschi di castagno e di acacia sulle zone alte dell’Epomeo, senza dimenticare le pinete. Singolare quella dell’Arso, dove i pini domestici e i primi marittimi hanno colonizzato una colata di lava trachitica formatasi durante l’ultima eruzione avvenuta sull’isola (1301) Proprio perché è nata da un vulcano, l’isola a terreni fertilissimi dove prosperano vigne e frutteti, ma crescono anche ginestre, cisti ed eriche che con il loro profumo annunciano la primavera. Il sottobosco ha i colori degli anemoni e delle orchidee selvatiche, dei ciclamini e delle violette, mentre le più umili ma preziose piante aromatiche, rosmarino e origano, spandono il loro inconfondibile profumo in tutti gli angoli dell’isola.

    Cosa visitare: i giardini di Ischia

    Giardini la Mortella, Forio

    I Giardini La Mortella sono i giardini più famosi di Ischia. Si trovano nel territorio di Forio, rappresentano un vasto complesso che unisce giardino botanico, museo e teatro all’aperto. Nacquero nel 1958 grazie all’instancabile impegno di Lady Susana Walton (1926-2010) e del marito, il celebre compositore inglese Sir William Walton (1902-1983). Per oltre cinquant’anni, Lady Walton ha diretto con passione e dedizione lo sviluppo di questo giardino, originariamente progettato dal rinomato paesaggista inglese Russell Page, oggi, i giardini La Mortella ad Ischia sono rinomati in tutta Europa come un’oasi tropicale di straordinaria bellezza.

    L’intero giardino è stato progettato con maestria e arricchito da fontane, piscine e corsi d’acqua che favoriscono la crescita di una straordinaria varietà di piante acquatiche, tra cui papiro, fiori di loto e ninfee tropicali. I Giardini La Mortella sono divise in due aree distinte, offrendo un’esperienza sensoriale unica: occupando una superficie di circa 2 ettari, questa meraviglia botanica ospita una vasta collezione di oltre 3000 specie di piante esotiche e rare. La Valle è caratterizzata da un microclima umido e ombroso ed accoglie una variegata collezione di piante subtropicali, con alberi imponenti, fontane, corsi d’acqua e fioriture colorate. La Collina, presentando un clima più asciutto e soleggiato, ospita invece una miriade di piante provenienti da ambienti mediterranei e caldi, che si inseriscono armoniosamente tra le rocce, offrendo spettacolari panorami sul mare. I diversi settori del giardino sono collegati da viali, sentieri, scalinate e muri a secco, che conducono il visitatore in un affascinante percorso fino alle magnifiche viste sulla baia di Forio. Durante la visita è possibile esplorare serre tropicali e ammirare una voliera con diverse specie di pappagalli. Attualmente, La Mortella è proprietà della Fondazione William Walton, che si occupa della gestione del giardino e del Museo Walton, oltre ad organizzare stagioni concertistiche nella suggestiva Sala Concerti e nel suggestivo Teatro Greco. I Giardini La Mortella sono facili da raggiungere: la fermata è a 6 minuti a piedi dall’ingresso, è servita da due autolinee pubbliche (1 e CS), e dista mezz’ora di bus da Ischia Porto.

    Informazioni utili per la visita dei Giardini La Mortella, Ischia:
    Giardini La Mortella
    Giorni e orari di apertura, biglietti

    Giardini Ravino, Forio, Ischia

    I Giardini Ravino ad Ischia costituiscono un vasto parco botanico di acclimatazione che ospita la più ampia e diversificata collezione europea di piante succulente, curata con passione dal capitano Giuseppe D’Ambra per oltre cinquant’anni. Questo paradiso verde è esteso su 6.000 metri quadrati ed è arricchito dalla lussureggiante flora mediterranea, accogliendo ogni anno nuovi esemplari provenienti da tutto il mondo.

    Giardini Ravino: Saguari e grusoni

    Grazie alla vicinanza al mare e all’ esposizione a ovest, le piante esotiche qui trovano un habitat ideale, mentre la luce dorata del tramonto esalta le forme scultoree e i vivaci contrasti di colore di oltre 400 specie vegetali. Tra le piante succulente, dominano i cactus di varie forme e dimensioni, caratterizzati da splendide fioriture e alcuni da frutti commestibili. Nel contesto mediterraneo dei giardini, si trova anche una ricca collezione di agrumi, carrubi, corbezzoli, olivi e un piccolo orto biologico, la cui produzione può essere gustata presso il Cactus Lounge Café, nonché una vasta rappresentanza di piante aromatiche. Ad arricchire ulteriormente la collezione originaria di succulente, si trovano esemplari esotici provenienti da ecosistemi d’oltreoceano, creando uno scenario di straordinario fascino che si fonde armoniosamente con la tipica macchia mediterranea. In questo ambiente votato all’ecosostenibilità, è comune avvistare pavoni e conigli che si muovono liberamente. In un angolo del giardino sono presenti due esemplari della rara Wollemia nobilis, una conifera risalente all’era giurassica, considerata estinta fino alla sua riscoperta nel 1994 in Australia. I Giardini Ravino si trovano in una posizione facile da raggiungere, perché servita da quattro autolinee pubbliche e dispone anche di un parcheggio gratuito. Si è dimostrato come il luogo ideale per l’organizzazione di eventi culturali, rappresentando un importante punto di riferimento per l’isola d’Ischia.

    Informazioni utili per la visita dei Giardini Ravino a Forio, Ischia:
    Giardini Ravino
    Orari e prezzi

    Passeggiate nel verde: il monte Epomeo

    L’Epomeo rappresenta, con i suoi quasi 800 metri, la cima più alta dell’isola d’Ischia, di cui costituisce anche il perno orografico. Come per gli altri rilievi dell’isola, non si tratta di un vulcano in senso stretto, non vi è traccia, infatti, del cratere o della bocca eruttiva, ma piuttosto del prodotto di un eruzione submarina, un’elevazione della crosta terrestre verificatesi nel quaternario.

    Vista dal Monte Epomeo, Ischia

    Il toponimo ha origine antichissima: Strabone e Plinio sottolineano la probabile derivazione greca da “exopeus” che significa “osservo, guardo intorno”. Un’escursione sul Monte Epomeo non può mancare durante un soggiorno ad Ischia, per arrivarci ci sono dei sentieri dai fianchi del monte, quello rapido è quello che parte dalla piazzetta di Fontana, si arriverà in cima dopo un’ora di cammino. La strada asfaltata arriva fino ad un ristorante, poi inizia il cammino immerso nella natura. Si sale tra i terrazzamenti e qualche abitazione, poi si arriva ad un bosco di castagni. Il sentiero diventa più stretto man mano che si continua nella salita: dapprima ha l’aspetto di una mulattiera, per poi diventare quasi un canale scavato nel tufo. In cima ci sono due terrazze: in una si trova una chiesa rupestre, tutta scavata nel tufo, dedicata a San Nicola, che risale ai primi del Quattrocento, databile alla fine del XVI secolo.

    Serrara Fontana (NA), 2005, Sul Monte Epomeo. Chiesa - Eremo di San Nicola sul Monte Epomeo, parzialmente scavata nel tufo.

    Un tempo un eremo, divenne famosa perché si ritirò Giuseppe d’Argut, governatore di Ischia sotto Carlo di Borbone. La chiesa era riconosciuta già nel 1504 sotto il titolo di San Nicola di Monte Forte in Casale Fontana, ha soffitto a volta e conserva un pavimento maiolicato; un bassorilievo di marmo, sullo sfondo di tufo, raffigura il santo in abiti pontificali. Sul muro sinistro si apre una cappella con un grande reliquiario. Le celle, scavate nel Tufo, accolsero dapprima i pellegrini e poi, dalla seconda metà del Seicento, i monaci. Nel secondo Settecento l’Eremo avrebbe conosciuto il periodo di maggior fulgore, seguito da un progressivo declino a partire dal XIX secolo. Sull’altra terrazza c’è un’osteria scavata nel tufo, dopo di questa si può arrivare, attraverso un sentiero completamente scavato nel tufo, la cima più alta, da dove si può ammirare un meraviglioso scenario:non solo si scorge tutta la costa di Ischia con Casamicciola, Lacco Ameno, la baia di San Montano, Forio, ma anche il Vesuvio, Capri e la penisola sorrentina; se la giornata è particolarmente limpida, si possono perfino scorgere Ponza, Ventotene e Gaeta.

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